Laura Sacchini
Blogger - Scrittrice - Channeler
Coach del Benessere in Herbalife Nutrition

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Leggendo riga dopo riga, nell'augurio che ti possa essere di aiuto nella vita di tutti i nostri giorni.

Umilmente,

venerdì 12 ottobre 2012

Il Libro del Cuore - Parte Terza




Il LIBRO DEL CUORE – Parte Terza

Il mio libro incomincia così.
Con le diversità in cui sono calata in questo istante della mia vita, ho imparato ad alzare un pochino le spalle, ruotare la testa verso una nuova destinazione e sospirare profondamente, gettando l’aria fuori ed il resto all’indietro!
Così non c’è tristezza o smarrimento.
Incomincio così, proprio così queste pagine con la forza e l’audacia di chi se ne va “in un’altra stanza” e non torna indietro più.

Sono passate molte incarnazioni da quella mia prima volta sul terreno Terra! 
Sono finite tantissime evoluzione terrene mie da quell’antichità.
Ho trascorso gli anni più belli, le mie estati più spensierate, le prime volte, le mie prime esperienze d’amore..

La vita ci insegna a mettere un punto da un cambio d’abito all’altro, incarnazione dopo incarnazione, io non l’ho fatto, non metto punti, uso i puntini come un susseguirsi di eventi e di sostanza.
La vita non termina per la mia anima e così nemmeno per la vostra.
Allora perché chiudere con un punto?
La vita è un evento saggiamente vissuto da quelle anime speciali e pratiche di evoluzioni terrene.
Loro vedono la vita, la successiva incarnazione come una nuova opportunità per crescere e conseguire ulteriori attestati, guardano alla vita come fonte di ispirazione per gettare nuove fondamenta su cui costruire il proprio percorso spirituale di anima e di corpo.
La vita per queste anime grandiose è un fiume che scorre lento e calmo e continua il suo fluire nonostante abbia modificato il paesaggio.

Una volta ho fatto un viaggio sul fiume Nilo e sono rimasta ammaliata da come cambiavano in fretta le ambientazioni mentre la barca, nella quale mi trovavo, scorreva dolcemente  in quelle acque.
Così è il percorso di vita delle anime vecchie, sagge, che portano con sé grandi capitoli della loro storia.
Sono affascinata da tutto questo e resto in balia delle Loro travolgenti rivelazioni per fare in modo che giungano anche a voi che leggete..

 La direzione del proprio cammino la si stabilisce a tavolino con Dio prima di incarnarci, di scendere e di vestire nuovi panni.
Vi sembra impossibile?

Così è forse, perché passiamo parte degli anni a domandarci chi ha scelto per noi un nome così brutto o perché mi ritrovo con il colore dei capelli neri quando avrei desiderio di essere bionda?

La vita è proprio questo: una grande sorpresa, come quelle piccole uova di cioccolata in cui si nasconde la sorpresa, soltanto che siamo noi gli artefici di quella sorpresa e abbiamo costruito poi lo strato di cioccolata per coprirla.
Così mettiamo il velo ai nostri occhi e copriamo ciò che ancora non ci possiamo auto rivelare.
Nasciamo in un corpo di donna o di uomo e cerchiamo di coprire ogni parte di quel corpo con la nostra anima, come cercassimo di infilarci perfettamente un maglione che è soltanto tanto più piccolo della nostra taglia.

Ne percepite il senso?

Quando si guarda profondamente nel nostro animo e nella nostra intimità, ci chiediamo mai se invece era proprio questa la nostra strada? Erano queste davvero le nostre scelte?
Il nostro colore di capelli, davvero non ci dona o è solo una bugia della mente per compiacere a qualcosa di sociale?
E il nostro nome: davvero è così poco consono a noi oppure, ci calza a pennello per il significato che porta?
Io sono una donna e posso conoscere i meccanismi mentali che si presentano quando l’età si alza e i numeri diventano poco piacevoli da dire o, se invece nella nostra classe alle superiori, c’è quel ragazzo che ci guarda e ci si innamora all’istante, pregando che sia l’amore della nostra vita e che per sempre rimanga accanto a noi..

Ah, quante promesse e premesse false facciamo a noi stessi!
Quante attese disilluse, tutto questo per opera della mente che in quel momento preciso, ci mente.

La vita va assaporata e vissuta e poi spiegata alle nostre rughe e a qualcuno di noi che forse rimarrà dopo.

Ci si innamora della propria vita come di quel ragazzo?
No, spero mai!
Voglio esagerare ed amare la vita perché l’innamoramento mi fa restare ferma alla prima stazione del mio treno, non mi fa proseguire, non mi permette di conoscere l’amore e di assaporarne il mistero quando ancora è acerbo.
Allora aspetto di crescere un pochino di più e di assaporare e gustarmi per bene quel frutto delicato e quel viaggio sul mio nuovo treno che parla di vita mia.
La vita, un racconto terreno e astrale, bellissimo e delicato, rigoglioso oppure arido se non lo innaffiamo con l’amore e la dolcezza.

Si confonde così spesso la verità con la noia, la fantasia, quella mentale non di cuore e si confonde spesso anche con le paure.
Le paure sono simboli della nostra crescita ovvero, vengono a sostenerci quando è il momento di andare avanti, di seguire il proprio sogno, il proprio sentire.
Le paure ci vengono a dire di crescere appunto.

Siamo un tutt’uno con la Legge Cosmica: di cosa abbiamo paura? 
Cosa in realtà ci spaventa?

Quando portiamo noi stessi ad un livello di consapevolezza maggiore e di crescita quindi, si presentano a noi nuove opportunità di vita, una miglioria è già apparsa nel nostro quotidiano.
La vita si presenta difficile?
Noi seguiamo allora la strada che ci indica, anche se non ci piace poiché quei “no” sono lo strumento efficace che ci permette di guardare dove ancora i nostri occhi non si sono appoggiati.
Impariamo a non diventare tristi e a non essere in collera con nessuno ma prendiamola come un’opportunità, l’opportunità che ci permette di salire un altro prezioso gradino della sacralità della nostra vita terrena.

                                                                                        Laura

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