Giovedì, 28 giugno 2012
Vorrei qualcosa in più…
Vorrei qualcosa in più da mettere davanti ai miei occhi
grandi e affamati di diamanti d’amore.
L’amore non si compra, non si costringe,
forse non si racchiude dentro una scatola dei sogni e poi la si lascia
aspettando che il sogno maturi e voli via da solo.
L’amore va vissuto, così si dice e così
si cerca di fare.
Ma io credo che nell’amore oggi ci sia
qualcosa di più sostanzioso, di più unico e di più raro.
Noi siamo diversi, noi cambiamo che ci
piaccia o no, noi modifichiamo il nostro modo di comportarci, di essere, e
spesso lo facciamo in nostra totale assenza.
Sì, vorrei qualcosa di più solido e
forte come la roccia nella mia vita.
Voglio risvegliarmi domattina e scoprire
cos’è cambiato.
Così sarà.
Forse non so esattamente cosa c’è di
diverso nella mia vita da stamattina ma, qualcosa di nuovo si è tuffato in me
lasciandomi scie di buon umore e di nessuna nostalgia.
Mia Madre è qui con me ancora.
Riconosco i suoi passi invisibili al mio
fianco e si rende manifesta.
La gente chiacchera e si muove
velocemente, non credo sempre stia capendo dove sta andando o cosa c’è da fare;
si muove svelta quasi non volesse perdere tempo.
La osservo da vicino e mi mischio
insieme restando me stessa, senza indossare alcuna maschera.
Resto dentro.
E osservo fuori.
C’è un gran girotondo e la voglia insostenibile di stare
male.
La gente non si esprime, chiacchera
spesso.
Nessuna aria disinvolta, tutt’altro: guardo
visi seri, nascosti nei loro pensieri o nei loro drammi.
Qualcuno invece sorride e mi sento battere forte il cuore.
Qualcuno c’è.
C’è qualcuno come me che non si
disorienta e che resta se stesso, comunque sia.
La vita scorre nei fiumi di parole e nella
quotidianità, vorrei fermarla ed abbracciare tutta la intera mia vita dicendomi
che sono contenta, che ho assaporato tutto con delizia e a volte con rabbia, ma
è mio ed è stato mio.
Tutto è stato eccitante, diverso da un
capo all’altro, tutto era nuovo ogni volta.
Mi ha fatto male girarmi alcune volte, ma l’ho fatto ed ho portato a termine ciò che era
scritto nel mio cuore.
Ho seguito con lo sguardo il dissolversi
di situazioni e sono rimasta ferma, in completo silenzio.
Ora sono sicura che c’è Qualcuno al di
sopra di me che si occupa di muovere le pedine davanti i miei occhi, di
spostare persone e situazioni, di sollevarmi e di condurmi alla meta.
Ora so che fa anche questo.
Mio Padre.
Non mi meraviglio della grandezza dell’Essere,
so ascoltare il cammino del silenzio e so contemplare il destarsi di chi si
gira e cerca oltre.
Oltre la coscienza forse, oppure oltre
la conoscenza a livello mentale; se ne va più in là, dove gli angeli non hanno
paura di volare.
Credo sia la mancanza di volontà e di
volere conoscere cosa c’è oltre quello che si tocca quotidianamente, non lo so,
personalmente no lo conosco questo fermo di vita poiché sono stata sempre
curiosa di guardare, ascoltare e comprendere le meraviglie della vita che si
estendono o che si amplificano dopo lo sguardo umano.
Ti amo e Mi amo.
Amo la vita in sé stessa, nelle diverse
maschere che porta, nelle sofferenze superficiali che sa darti per dirti in
segreto “va oltre, gira la chiave”.
Non credo alle apparenze, a ciò che si
dirige in fretta davanti agli occhi ma, credo nell’effervescenza della musica
del cuore, della sinfonia dell’anima e credo nella mia vita.
Credo in ciò che sono e che sono stata
così poi, mi sarà più semplice amarmi nel domani con qualche ruga in più e con
qualche segreto in più forse da poter raccontare…
Non voglio distrazioni, non quelle superficiali almeno.
Voglio riprendere la mia vita e
svegliarmi ancora nel mio grande letto e dirmi “oggi è ancora un nuovo giorno pronto
a ricominciare dall’inizio, da dove ho lasciato ieri. Solo per me, soltanto per
me e per la mia estensione di anima e di donna”.
Il Sole c’è e mi guarda ancora.
Non temere nulla, forse è ciò che vuole
dirmi.
Va avanti e segui il tuo cammino, quello
che sai che ti appartiene, che è tuo e che soltanto a te è stato consacrato.
Respiro nell’enfasi di un nuovo giorno, nella sua beatitudine e nella sua semplicità,
ricca, piena, amata.
Condivido con qualcuno le mie giornate,
i miei momenti ma resto sola, al centro di me stessa, libera, come il cavallo
meticcio che galoppa sulla spiaggia deserta, bagnandosi gli zoccoli di un’acqua
salata speciale, libero nel suo sentiero di pace.
A chi mi ascolta dedico queste pagine,
le mie, sono soltanto le mie.
Ognuno ha un opera d’arte in sé: è necessario saperla ascoltare,
riconoscerla, amarla, proteggerla e custodirla quanto un diamante prezioso e
poi dividerla, condividere quest’opera con qualcuno che non sappia leggerla e
comprenderla proprio perché essa, è il nostro diamante, il nostro gioiello
autentico.
A loro la scelta di renderla tale ai
loro occhi.
Poiché per noi già lo è.
Laura
…da Fabio
Volo:
“Ogni giorno della vita è unico, ma abbiamo bisogno che
accada qualcosa che ci tocchi, per ricordarcelo.”
*****
“Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a
penzoloni ho guardato l’infinito respirando il suo profumo.”
*****
“Ho pianto per quanto sono stato bene e per quanto sono stato
male in tutta questa vita. Questa vita che per fortuna ho avuto il coraggio di
amare. Questa vita che mi sono preso e che ho voluto vivere fino a farla
stancare al punto di desiderare un po’ di riposo, di desiderare d’addormentarmi
come da piccolo sul sedile della macchina dopo essere stato dai nonni con la famiglia,
stravolto per aver giocato tutto il giorno. E addormentato aspettare che mia
madre mi prenda ancora una volta in braccio per portarmi finalmente a casa,
dopo questa incantevole avventura.”