Il LIBRO DEL
CUORE – Parte Terza
Il mio libro
incomincia così.
Con le
diversità in cui sono calata in questo istante della mia vita, ho imparato ad
alzare un pochino le spalle, ruotare la testa verso una nuova destinazione e
sospirare profondamente, gettando l’aria fuori ed il resto all’indietro!
Così non c’è
tristezza o smarrimento.
Incomincio
così, proprio così queste pagine con la forza e l’audacia di chi se ne va “in
un’altra stanza” e non torna indietro più.
Sono passate
molte incarnazioni da quella mia prima volta sul terreno Terra!
Sono finite tantissime evoluzione terrene mie
da quell’antichità.
Ho trascorso
gli anni più belli, le mie estati più spensierate, le prime volte, le mie prime
esperienze d’amore..
La vita ci
insegna a mettere un punto da un cambio d’abito all’altro, incarnazione dopo
incarnazione, io non l’ho fatto, non metto punti, uso i puntini come un
susseguirsi di eventi e di sostanza.
La vita non
termina per la mia anima e così nemmeno per la vostra.
Allora
perché chiudere con un punto?
La vita è un
evento saggiamente vissuto da quelle anime speciali e pratiche di evoluzioni
terrene.
Loro vedono
la vita, la successiva incarnazione come una nuova opportunità per crescere e
conseguire ulteriori attestati, guardano alla vita come fonte di ispirazione
per gettare nuove fondamenta su cui costruire il proprio percorso spirituale di
anima e di corpo.
La vita per
queste anime grandiose è un fiume che scorre lento e calmo e continua il suo
fluire nonostante abbia modificato il paesaggio.
Una volta ho
fatto un viaggio sul fiume Nilo e sono rimasta ammaliata da come cambiavano in
fretta le ambientazioni mentre la barca, nella quale mi trovavo, scorreva
dolcemente in quelle acque.
Così è il
percorso di vita delle anime vecchie, sagge, che portano con sé grandi capitoli
della loro storia.
Sono
affascinata da tutto questo e resto in balia delle Loro travolgenti rivelazioni
per fare in modo che giungano anche a voi che leggete..
La direzione del proprio cammino la si
stabilisce a tavolino con Dio prima di incarnarci, di scendere e di vestire
nuovi panni.
Vi sembra
impossibile?
Così è
forse, perché passiamo parte degli anni a domandarci chi ha scelto per noi un
nome così brutto o perché mi ritrovo con il colore dei capelli neri quando
avrei desiderio di essere bionda?
La vita è
proprio questo: una grande sorpresa, come quelle piccole uova di cioccolata in
cui si nasconde la sorpresa, soltanto che siamo noi gli artefici di quella
sorpresa e abbiamo costruito poi lo strato di cioccolata per coprirla.
Così
mettiamo il velo ai nostri occhi e copriamo ciò che ancora non ci possiamo auto
rivelare.
Nasciamo in
un corpo di donna o di uomo e cerchiamo di coprire ogni parte di quel corpo con
la nostra anima, come cercassimo di infilarci perfettamente un maglione che è
soltanto tanto più piccolo della nostra taglia.
Ne percepite
il senso?
Quando si
guarda profondamente nel nostro animo e nella nostra intimità, ci chiediamo mai
se invece era proprio questa la nostra strada? Erano queste davvero le nostre
scelte?
Il nostro
colore di capelli, davvero non ci dona o è solo una bugia della mente per
compiacere a qualcosa di sociale?
E il nostro
nome: davvero è così poco consono a noi oppure, ci calza a pennello per il significato
che porta?
Io sono una
donna e posso conoscere i meccanismi mentali che si presentano quando l’età si
alza e i numeri diventano poco piacevoli da dire o, se invece nella nostra
classe alle superiori, c’è quel ragazzo che ci guarda e ci si innamora
all’istante, pregando che sia l’amore della nostra vita e che per sempre
rimanga accanto a noi..
Ah, quante
promesse e premesse false facciamo a noi stessi!
Quante
attese disilluse, tutto questo per opera della mente che in quel momento
preciso, ci mente.
La vita va
assaporata e vissuta e poi spiegata alle nostre rughe e a qualcuno di noi che
forse rimarrà dopo.
Ci si
innamora della propria vita come di quel ragazzo?
No, spero
mai!
Voglio
esagerare ed amare la vita perché l’innamoramento mi fa restare ferma alla
prima stazione del mio treno, non mi fa proseguire, non mi permette di
conoscere l’amore e di assaporarne il mistero quando ancora è acerbo.
Allora
aspetto di crescere un pochino di più e di assaporare e gustarmi per bene quel
frutto delicato e quel viaggio sul mio nuovo treno che parla di vita mia.
La vita, un
racconto terreno e astrale, bellissimo e delicato, rigoglioso oppure arido se
non lo innaffiamo con l’amore e la dolcezza.
Si confonde
così spesso la verità con la noia, la fantasia, quella mentale non di cuore e
si confonde spesso anche con le paure.
Le paure
sono simboli della nostra crescita ovvero, vengono a sostenerci quando è il
momento di andare avanti, di seguire il proprio sogno, il proprio sentire.
Le paure ci
vengono a dire di crescere appunto.
Siamo un
tutt’uno con la Legge Cosmica: di cosa abbiamo paura?
Cosa in realtà ci
spaventa?
Quando
portiamo noi stessi ad un livello di consapevolezza maggiore e di crescita
quindi, si presentano a noi nuove opportunità di vita, una miglioria è già
apparsa nel nostro quotidiano.
La vita si
presenta difficile?
Noi seguiamo
allora la strada che ci indica, anche se non ci piace poiché quei “no” sono lo
strumento efficace che ci permette di guardare dove ancora i nostri occhi non
si sono appoggiati.
Impariamo a
non diventare tristi e a non essere in collera con nessuno ma prendiamola come
un’opportunità, l’opportunità che ci permette di salire un altro prezioso
gradino della sacralità della nostra vita terrena.
Laura
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