“Una donna ammalata…”
Così incominciai una lettura..
Ma quando si diventa ammalati nel proprio mistero?
La malattia è una riserva, un enciclopedia lasciata
inesplorata che ancora non abbiamo sfogliato e letto. Essa è ancora intatta.
La malattia a cui mi riferisco è una specie di pianta anche,
che cresce in noi e si manifesta a volte visibilmente e quindi all’esterno,
altre invece è una pianta che cresce dentro, nel nostro intimo.
Quale delle due sia meno pericolosa per l’occhio umano non è
il punto di partenza o di scorcio. Sapere che è psicosomatica, capire che è
giunta per destarci, per risvegliare il nostro potere di guarigione che è in
dubbio che appartiene ad ognuno di noi.
Desidero espandere le nostre coscienze ed indebolire le
forme-pensiero di molti.
Siamo noi soltanto i guaritori di noi stessi.
“Così venni a contatto per la prima volta con un curandero,
il quale era sempre stato molto vicino a me ma del quale ignoravo le grandi
facoltà, perché la realtà ci appare
sempre come la vogliamo vedere. Egli compì quasi un miracolo, poiché riuscì a
guarirmi in poche sedute, aiutandomi a capire perché ero malato e a vedere che
la malattia non sempre è un nemico; spesso infatti è un mezzo attraverso il
quale l’esistenza ci dice: guarda che stai andando in una direzione sbagliata.
Rivaluta la tua vita e cerca la tua strada. Quando un uomo ha capito questo, la
guarigione avviene in modo automatico. Dopo avere compreso questa lezione sulla
mia pelle, guarii in poche settimane.”
Da: “Gli ultimi curanderos” di H. H.
Mamani
Leggendo queste righe mi è venuto nuovamente quel blocco
alla gola, quel nodo che si espande, si dilata e mi chiede di essere liberato.
Libertà, libertà ai sentimenti, alle emozioni, a nulla che
venga soffocato e deteriorato. Nulla.
Faccio forza dentro me, so che è necessario e che liberi
ancora molta più energia affinchè nulla venga fermato e taciuto.
Libero la mia mano ancora con la scrittura e libero le mie
emozioni così, purificandone la gola, a ciò che non vuole essere mai più
trattenuto.
Laura
Nessun commento:
Posta un commento