Il popolo dormiente:
a questi italiani dedico le mie righe di
oggi e a chi dessi fastidio o si sentisse profondamente e fintamente colpito da
queste mie parole, allora girasse pure pagina e non facesse ancora l’ennesima
azione di leggermi senza dare traccia di sé. Chi mi ha nel cuore, comprende.
A questo popolo che dorme, chiedo perché
resta inerme. All’italiano “perbene” chiedo perché seguita a nascondersi, a
mettere la testa sotto la sabbia, ad essere vigliacco e pauroso davanti la
propria esistenza, davanti al dono potente che ha ricevuto quale la vita. Molti
mi raccontano che stanno male ma che poi non hanno il sano coraggio di cambiare
le cose e ribaltare con tenacia il tavolo della loro vita. Cambiamento
significa coraggio e, coraggio, significa osservare se stessi allo specchio di
casa e togliersi quella riprovevole maschera che oramai funge da inganno e
massacro della propria vita.
Laura Sacchini
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