IL LIBRO DEL CUORE
Scrivere un libro su se stessi,
con la propria storia tra le dita delle mani, forse non è poi così
semplice. Ma semplice può diventarlo
quando non si pensa alle parole e si incomincia a battere sui tasti e lasciare
che poi le frasi si compongano.
Sono nata bambina ma sono
cresciuta in fretta.
La vita è stata una raffica continua di
insegnamenti, di processi di cambiamenti a volte forti, altre rapidi. Mi sono adattata in fretta al percorso che
vedevo davanti.
Non ho conosciuto persone propriamente
amorevoli.
Forse non mi è così piaciuta la
mia adolescenza.
Sono diventata donna ora e mi guardo ancora come una ragazza, non temo
l’età.
Ho molte cose da imparare, da
leggere, da scoprire con i miei occhi.
Ho molta fame di vita vera: quella
che mi mancava quando ero ragazzina e quella che non volevo vivere quando
sentivo la fatica nel crescere.
Sono cresciuta con me stessa, tra
le mie mani e con i giochi dei miei occhi. Volevo guardare, sognare e
raccontare a qualcuno che mi sapesse
ascoltare.
Non credevo nella famiglia:
sentivo di non avere appartenenza.
Il lungo viaggio di un eroe è
davanti al proprio candore, quando sa di non essere ascoltato e sa di essere
concepito con la fretta per risolvere drammi, errori, guai di adulti egoisti.
La vita per loro non cambia, non
si evolve in una sola notte. Loro contemplano il sereno di una giornata ed il
tramonto di un’altra soltanto davanti ad occhi arrugginiti.
Non sanno cos’è il profumo
dell’amore, quello delle notti infuocate e dei risvegli senza fiato.
Molta gente non conosce le risorse
del cuore: è soltanto un organo per loro da tenere in movimento.
Quante volte ho desiderato che il
mio si fermasse quando non conoscevo la felicità della vita in sé ma cercavo il
mio benessere in un’altra dimensione, da un’altra parte, in un’altra stanza.
C’era qualcosa di misterioso, di
affaticante che mi portava con sé, avrei desiderato andarmene di là senza
rientrare.
Poi mi risveglio come da un lungo
sonno e mi ridesto.
Mi accorgo che sono rientrata in
me stessa, in me, la mia essenza, reintegrata in me insomma, tornata a casa!
Il lavoro su se stessi è un gran
bel cammino: a volte è una scampagnata, a volte una turbolenza.
L’importante è la meta anzi il
viaggio direi!
Giunta alla meta, ne ricerco
un’altra, un’altra soglia da attraversare e un nuovo spazio aperto dove
guardare e scegliere la direzione..
Ma la vera estasi è il viaggio.
Esso non mi chiede mai quale
direzione prendere, aspetta che sia io a fare il primo passo, ad ascoltare il
vento per poi scegliere di andare..
La vita è breve, qualcuno dice,
per me no. Per me è lunghissima, eterna e senza spazi di ristagno.
La vita è ciò che scegliamo di
aggiustare o di rompere degli schemi collettivi: io scelgo di rompere e..molto,
a volte!
Ora la comprendo, la catturo e ne
faccio miei i movimenti che mi propone, ne sento il gusto, il sapore e non mi
addormento mai sola, isolata dal pensiero di essere abbandonata, mai, questo
mai.
La vita è un frammento di immagini
così sottili che ci lasciano intravedere solo la bellezza dei momenti passati a
vincere le sfide, le fatiche che presto si trasformano in piccoli trofei e in
giganti passi avanti di noi stessi.
Scelgo di festeggiare ogni evento,
di vivere la vita in vacanza ogni istante, di renderlo eterno e sacro e vivo
perché io sono viva questa volta.
Scelgo me stessa senza
compromessi. Non è nelle mie pagine di questo libro di vita, il compromesso.
La libertà è il dono grande che ho
ricevuto e che ricevo tutt’ora. Nessuna radice, nessun stop alle mie fermate.
Voglio camminare libera ora.
Voglio dimenticare l’enorme
sguardo di rinuncia degli altri, il loro disaccordo in quello che faccio e che
porto avanti; io sono io, me stessa.
L’oro prezioso per ognuno di noi.
Siamo noi stessi, senza confini.
La mano va avanti, scrive e batte
ancora forte su questi tasti. Non si ferma se non c’è il silenzio di Loro.
Loro sono con me, ancora e ancora.
All’infinito.
Nessuno può fermare il canto dell’amore poiché è la
radice che c’è in tutti noi.
E’ nato con noi e con noi cresce e
si espande o si addormenta.
Laura
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