Mercoledì, 25 luglio 2012
Queste mani.
Mani capienti, misteriose, dove bere l’acqua dei miei
segreti.
Mani
meravigliose, dove attingere i miei ricordi.
Mani spesso
dell’India, dove rivolgere il mio pensiero più intimo. Dove tornare un pochino
a Casa.
Mani che
scivolano, toccano, sentono e dopo si ritraggono per non ascoltare di più..
Unione di
forza e di amore, di gioco e di unicità.
Mani sacre,
pure, quelle dei bimbi e quelle di donne che hanno viaggiato tanto.
Mani di
giganti, di uomini che hanno attraversato mari in tempesta, che hanno vissuto
battaglie illusorie mentali ed hanno bevuto dalla coppa del vincitore.
Mani che
sanno, che conoscono e che vivono..
Sciolgo ogni
incertezza, mi allontano da ogni certezza e lascio che i giorni di questa mia
vita scorrano come un fiume in piena, un mare calmo dove consolidare il lavoro
di queste mie mani.
Lascio così
il vento impetuoso dei giorni scivolare via..
Mi rincarno e
mi rivesto.
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