Laura Sacchini
Blogger - Scrittrice - Channeler
Coach del Benessere in Herbalife Nutrition

MantraMahori nasce con l'intento di sostenere chi sceglie di camminare libero da paure e costrizioni sociali. Con l'Amore.

Leggendo riga dopo riga, nell'augurio che ti possa essere di aiuto nella vita di tutti i nostri giorni.

Umilmente,

venerdì 29 giugno 2012

Vorrei qualcosa in più...


Giovedì, 28 giugno 2012

Vorrei qualcosa in più…

Vorrei qualcosa in più da mettere davanti ai miei occhi grandi e affamati di diamanti d’amore.
L’amore non si compra, non si costringe, forse non si racchiude dentro una scatola dei sogni e poi la si lascia aspettando che il sogno maturi e voli via da solo.
L’amore va vissuto, così si dice e così si cerca di fare.
Ma io credo che nell’amore oggi ci sia qualcosa di più sostanzioso, di più unico e di più raro.

Noi siamo diversi, noi cambiamo che ci piaccia o no, noi modifichiamo il nostro modo di comportarci, di essere, e spesso lo facciamo in nostra totale assenza.

Sì, vorrei qualcosa di più solido e forte come la roccia nella mia vita.

Voglio risvegliarmi domattina e scoprire cos’è cambiato.
Così sarà.

Forse non so esattamente cosa c’è di diverso nella mia vita da stamattina ma, qualcosa di nuovo si è tuffato in me lasciandomi scie di buon umore e di nessuna nostalgia.
Mia Madre è qui con me ancora.
Riconosco i suoi passi invisibili al mio fianco e si rende manifesta.

La gente chiacchera e si muove velocemente, non credo sempre stia capendo dove sta andando o cosa c’è da fare; si muove svelta quasi non volesse perdere tempo.
La osservo da vicino e mi mischio insieme restando me stessa, senza indossare alcuna maschera.

Resto dentro.
E osservo fuori.

C’è un gran girotondo e la voglia insostenibile di stare male.
La gente non si esprime, chiacchera spesso.
Nessuna aria disinvolta, tutt’altro: guardo visi seri, nascosti nei loro pensieri o nei loro drammi.
Qualcuno invece sorride e mi sento battere forte il cuore.
Qualcuno c’è.
C’è qualcuno come me che non si disorienta e che resta se stesso, comunque sia.

La vita scorre nei fiumi di parole e nella quotidianità, vorrei fermarla ed abbracciare tutta la intera mia vita dicendomi che sono contenta, che ho assaporato tutto con delizia e a volte con rabbia, ma è mio ed è stato mio.

Tutto è stato eccitante, diverso da un capo all’altro, tutto era nuovo ogni volta.

Mi ha fatto male girarmi alcune volte, ma l’ho fatto ed ho portato a termine ciò che era scritto nel mio cuore.
Ho seguito con lo sguardo il dissolversi di situazioni e sono rimasta ferma, in completo silenzio.
Ora sono sicura che c’è Qualcuno al di sopra di me che si occupa di muovere le pedine davanti i miei occhi, di spostare persone e situazioni, di sollevarmi e di condurmi alla meta.
Ora so che fa anche questo.
Mio Padre.

Non mi meraviglio della grandezza dell’Essere, so ascoltare il cammino del silenzio e so contemplare il destarsi di chi si gira e cerca oltre.
Oltre la coscienza forse, oppure oltre la conoscenza a livello mentale; se ne va più in là, dove gli angeli non hanno paura di volare.

Credo sia la mancanza di volontà e di volere conoscere cosa c’è oltre quello che si tocca quotidianamente, non lo so, personalmente no lo conosco questo fermo di vita poiché sono stata sempre curiosa di guardare, ascoltare e comprendere le meraviglie della vita che si estendono o che si amplificano dopo lo sguardo umano.

Ti amo e Mi amo.
Amo la vita in sé stessa, nelle diverse maschere che porta, nelle sofferenze superficiali che sa darti per dirti in segreto “va oltre, gira la chiave”.
Non credo alle apparenze, a ciò che si dirige in fretta davanti agli occhi ma, credo nell’effervescenza della musica del cuore, della sinfonia dell’anima e credo nella mia vita.
Credo in ciò che sono e che sono stata così poi, mi sarà più semplice amarmi nel domani con qualche ruga in più e con qualche segreto in più forse da poter raccontare…

Non voglio distrazioni, non quelle superficiali almeno.

Voglio riprendere la mia vita e svegliarmi ancora nel mio grande letto e dirmi “oggi è ancora un nuovo giorno pronto a ricominciare dall’inizio, da dove ho lasciato ieri. Solo per me, soltanto per me e per la mia estensione di anima e di donna”.

Il Sole c’è e mi guarda ancora.
Non temere nulla, forse è ciò che vuole dirmi.
Va avanti e segui il tuo cammino, quello che sai che ti appartiene, che è tuo e che soltanto a te è stato consacrato.

Respiro nell’enfasi di un nuovo giorno, nella sua beatitudine e nella sua semplicità, ricca, piena, amata.
Condivido con qualcuno le mie giornate, i miei momenti ma resto sola, al centro di me stessa, libera, come il cavallo meticcio che galoppa sulla spiaggia deserta, bagnandosi gli zoccoli di un’acqua salata speciale, libero nel suo sentiero di pace.  

A chi mi ascolta dedico queste pagine, le mie, sono soltanto le mie.

Ognuno ha un opera d’arte in  sé: è necessario saperla ascoltare, riconoscerla, amarla, proteggerla e custodirla quanto un diamante prezioso e poi dividerla, condividere quest’opera con qualcuno che non sappia leggerla e comprenderla proprio perché essa, è il nostro diamante, il nostro gioiello autentico.

A loro la scelta di renderla tale ai loro occhi.
Poiché per noi già lo è.


                                       Laura




…da Fabio Volo:

“Ogni giorno della vita è unico, ma abbiamo bisogno che accada qualcosa che ci tocchi, per ricordarcelo.”

*****

“Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l’infinito respirando il suo profumo.”

*****

“Ho pianto per quanto sono stato bene e per quanto sono stato male in tutta questa vita. Questa vita che per fortuna ho avuto il coraggio di amare. Questa vita che mi sono preso e che ho voluto vivere fino a farla stancare al punto di desiderare un po’ di riposo, di desiderare d’addormentarmi come da piccolo sul sedile della macchina dopo essere stato dai nonni con la famiglia, stravolto per aver giocato tutto il giorno. E addormentato aspettare che mia madre mi prenda ancora una volta in braccio per portarmi finalmente a casa, dopo questa incantevole avventura.”




martedì 26 giugno 2012

A lei...


Martedì, 26 giugno 2012

A lei…

A lei dedico queste mie righe oggi.

A mia Madre, alla mia Mamma Spirituale dedico oggi queste mie riflessioni.

Mi sento diversa, appaio diversa ai miei occhi e  sono diversa dentro.

C’è un nuovo cambiamento in me e così nella vita  di tutti i giorni.

Sento il passato che implode ma non in me: da me se ne va.
Ben vengano questi cambiamenti in cui il passaggio si porta con sé il vecchio, ciò che è stato, ciò che non sono più.

Le persone spesso cambiano rotta, se ne vanno stando attente di lasciare quanto più disordine e dolore in giro.
Non è questo il cambiamento sacro che il nostro Essere cerca.

Quando si desidera lasciare un posto, una relazione o delle persone, bisogna essere puliti dentro ed avere la consapevolezza intima di non avere tralasciato nulla dell’esperienza divina in sé.

 E’ necessario cessare la realtà terrena della separazione dagli spazi o dalle persone, senza armi, di qualunque genere esse siano.

Il flusso della vita diviene così nuovamente libero e fresco, senza traccia di sofferenza.

Molte volte nella vita mi è capitato di cambiare la mia strada poiché quello che avevo guardato fino al giorno prima o che avevo condiviso con altri, non mi apparteneva più.

Così il sole se ne era andato in un’altra direzione e mi chiamava a sé.

Lo seguo con grande riconoscenza, certa del mio nuovo potere di donna e di spirito libero.

Il mio progetto è quello di mangiare molte esperienze, vivere  e  succhiare il nettare di qualsiasi esperienza e poi lasciarla andare dopo che si è svuotata del suo principio.

Lascio cadere la mano e lascio che sia la sua a continuare…forse anche un pochino  per voi.

                                                                     Laura

“Ti guardo, vi guardo e vedo scorrere gli anni della vostra vita insieme, uniti alla mano del dottore dell’Amore: Dio.

Dio è comparso su questa Terra come Creatore e come Co-Creatori siete apparsi voi.

Voi sudate, guardate con attenzione il gioco dei giorni che si inoltrano e se ne vanno lasciando scie di leggerezza quando si lavora la vita in modo disinvolto e disinibito senza cercare frammenti del passato da portare con sé.

La vita cambia, si evolve ma non per tutti.

Molti hanno smesso di sperare e molti hanno smesso di cercare.

Noi lasciate che le vostre mani si iniettino di dolore, lasciate cadere l’ascia di guerra e spogliatevi della vostra armatura, così pesante e faticosa.

Lasciate che la mente si apra a nuovi orizzonti; non perdete del tempo a voi prezioso per idealizzare come ripagare della medesima sofferenza, chi vi ha spezzato la catena.

Benedite  quell’istante  poiché  vi dona la prospettiva di qualcosa di nuovo che si affaccia e ben presto sarà così, ai vostri occhi.

Consacrate quel rito magico d’amore dentro voi stessi, perché altro sta incominciando.

Aprite dunque la porta e siate consapevoli della ricchezza che portate dentro.”

...la sua ultima incarnazione come Madre Teresa



…e da lei ancora:

“Che Dio vi renda in Amore tutto l’amore che avete donato o tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi, da un capo all’altro del mondo”.

********************

“Sappiamo che se vogliamo amare veramente,
dobbiamo imparare a perdonare.
Perdonate e chiedete di essere perdonati;
scusate invece di accusare.
La riconciliazione avviene
per prima cosa in noi stessi,
non con gli altri.
Inizia da un cuore puro.”

domenica 3 giugno 2012

Uno Stato Mentale...Meditazione

"La meditazione è proprio l'arte della consapevolezza senza sforzo.
La capacità di rimanere calmi e distaccati qualunque cosa succeda intorno.Osho Times
"...non hai bisogno di essere un santo per risvegliarti; il risveglio può arrivarti da qualsiasi angolo, da qualsiasi dimensione della vita."
Osho
                                                          
                                                           Uno Stato Mentale…
Meditazione:
E’ il momento in cui viviamo che ci rende capaci, forti e consapevoli di vincere le sfide di Vita che si presentano sul nostro cammino.
Imparere a viverle senza alcun dramma emozionale, senza paure, ansie e depressioni. Essere consapevoli della forza grande e potente che abbiamo dentro, che rimane forse assopita ma che è pronta a risvegliarsi quando il tormento del momento ci disarma e ci mette in guardia.

Respirare, è una parola conosciuta ma che non viene praticata in modo corretto.

Eppure il respiro è il nostro primo contatto con il mondo terreno, il nostro primo incontro con la Vita. Senza quel respiro, noi cessiamo la vita incarnata.

Viviamo ed impariamo a coltivare la vita senza essere presenti, spesso come automi che corrono nel grande fracasso e frastuono cittadino.
I rumori diventano il nostro nuovo modo di sentire musica.
Forse non l’ascoltiamo più perché il tempo stringe e ci affidiamo soltanto a ciò che và di moda, a quella baraonda o confusione che sibila dal nostro apparecchio elettronico.
Quando tutto questo incomincia o, è già incominciato e consumato, nasce in noi il desiderio di ricerca, di trovare del nuovo, di rimettere frettolosamente forse, la propria vita in ordine, dando importanza ora al cambiamento in noi.

Scegliamo di cambiare atteggiamento, di vincere le sfide della vita a testa alta, guidati dall’amore e dall’umiltà, bruciando il dolore, la rabbia con noi stessi e verso il quotidiano. Ecco che in noi nasce l’atteggiamento sano di voler rinascere e di scoprire cosa c’è al di là delle frivole apparenze.
Vogliamo libertà mentale e di occhi, di sguardi e di sensazioni.
Vogliamo essere liberi e vincere la gioia e la serenità della vita.

Quando ci poniamo in questo stato mentale di totale abbandono e di leggerezza, siamo pronti, pronti per inoltrarci, incominciare una nuova parte di noi stessi.

E’ qui che la Vita inizia ed è qui che si gettano le basi per un destino ricco di vitamine d’amore che risanano velocemente le ferite aperte del nostro cuore e del nostro Io.

La Meditazione è una disciplina fintantochè, diventa una pura libertà mentale, uno stato di coscienza sopraelevato che ci permette di mantenere il nostro equilibrio interiore: corpo-mente-emozioni.

Nessuno ci insegna a diventare forti e tenaci nel nascondere i pensieri e governare la mente, soltanto le esperienze di vita, le sfide, ci fortificano o ci annientano.

Parte del mio compito nella vita è quello di offrire alla gente l’opportunità di espandersi, di crescere e di accrescere la capacità di vivere in primo piano i tormenti e i drammi, le difficoltà e le paure, guardarle e farne piazza pulita, liberandosi del grande fardello che ci si porta dietro ormai da troppo tempo.

Fare “piazza pulita” non significa di certo nascondere.

Significa guardare i propri malesseri, accettarli poiché sono parte di noi e sono stati mezzi con il quale ci siamo evoluti senza nemmeno accorgercene.
Significa poi lasciarli andare con la stessa innocenza di un bimbo che lascia un gioco per afferrarne un altro.
E significa così liberare la mente, purificare corpo e anima, mettere equilibrio alle nostre emozioni ed incominciare un Nuovo Giorno di Sole dentro.

Questa è la Meditazione, questa è la pratica alla quale mi dedico da molti anni e da molti anni, la porto con me e la faccio conoscere in maniera semplice alle persone.

Si perché c’è un metodo con il quale si impara a meditare:
 la volontà di portarci ad un momento tutto nostro, in uno spazio aperto o chiuso, mettersi seduti a terra, di chiudere gli occhi, di condurre i pensieri al di fuori della stanza mentale, piano piano, mettendo un passo alla volta, uno dopo l’altro con la stessa intensità in cui si cerca e si vuole assaporare quel momento magico di assoluto silenzio interiore, dove tutto si placa e si ferma.

Non pensare a niente, immergersi e lasciarsi trasportare dal canto del divino che è venuto a noi.   

E così inizia una nuova vita, una nuova musica da ascoltare che proviene diretta dal cuore non più dal rumore.
E incominciamo ad essere nuovamente capaci di gustarci la nostra esistenza, liberi dagli schemi sociali e mentali, liberi dalle follie umane, dai ritmi incalzanti e dai disordini esistenziali.
Ora l’Allievo è pronto ad andarsene e a lasciare posto a quel Maestro tenace che oramai regna dentro noi.

Felice Inizio Meditativo.