Laura Sacchini
Blogger - Scrittrice - Channeler
Coach del Benessere in Herbalife Nutrition

MantraMahori nasce con l'intento di sostenere chi sceglie di camminare libero da paure e costrizioni sociali. Con l'Amore.

Leggendo riga dopo riga, nell'augurio che ti possa essere di aiuto nella vita di tutti i nostri giorni.

Umilmente,

lunedì 9 luglio 2012

L'Anima


                                                                                                                              Sabato, 7 luglio 2012

“Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano.”
 Paulo Coelho



“L’Anima, che troppe volte metti sotto i piedi, l’anima che…tiro fuori quando non mi credi, l’anima…che a volte ti fa ragionare anche se hai voglia di lasciarti andare…a volte credo di stare bene, pensando a quello che mi conviene…dimentico il mondo che respira per averti vicina…”

L’Anima.
Così cantava una canzone vecchio stile di Pino Daniele.
Così anch’io osservo il mondo che giace inerte questa notte.

A volte si pensa che tutto succeda a caso, senza un sincero piano di sincronizzazione che più di qualcuno attua.
La nostra vita non è in balia del caso e non vive in superficie, tenta di farlo  alcune volte, ma non è così.
La nostra vita è frutto di un piano divino e cosciente molto più alto, un destino già tracciato in parte, come le pagine di un libro non ancora mandato in stampa perché può essere ancora fresco di una mano che porta nuove modifiche, che cambia, che sposta, che aggiunge o toglie, che ripete o rinuncia e cambia stile, cambia le parole, a volte le ultime frasi. Magari poi si cancellano definitivamente o le si rimettono all’inizio del capitolo, così tutto diventa più lineare, meno complicato agli occhi di legge.

Così salta, si muove ed anticipa a volte, la nostra vita.
Così mi muovo io, così ti muovi tu.

E’ un segno del tempo che cambia e che ci aiuta a vedere o a nascondere.
Io non nascondo ma voglio guardare.
Voglio rieducare la mia vita, riprenderla forte e tenace più che mai.

E quando incontriamo qualcuno che ci cambia nettamente la vita, che facciamo?
Quando quel “qualcuno” si avvicina a noi nel nostro momento onirico, mentre sogniamo e siamo proiettati in un’altra direzione, stiamo “guardando” altro, che facciamo? 
 Lo accogliamo o ce ne dimentichiamo?
Mentre quel “qualcuno”, la sua anima, ci viene a raccontare che la nostra vita si sta dirigendo in un’altra direzione, che il treno non è ancora partito perché sta aspettando soltanto noi e che c’è davanti ai nostri occhi un nuovo inizio, una vita diversa da prima, che qualcosa bisogna fare, bisogna apportare modifiche nella nostra quotidianità, che facciamo?
 Lo ascoltiamo o tappiamo occhi e orecchie?

Otto anni fa mi sono trovata in una situazione così, così forte e folle al momento.
Non volevo capire ma mi ha segnata il mattino seguente, al mio risveglio.
La mia vita è stata decisamente e saggiamente modificata da quel mattino.
Mi sono sentita diversa da quella che conoscevo, un’altra parte di me, di me stessa entrava nel gioco e non la conoscevo.
Ho rallentato tutto, quasi ferma mi sono lasciata guidare dal sogno rivelatore. Non poteva essere ma, non potevo nemmeno far finta di nulla e continuare a camminare nella mia vita a denti stretti, ignorando.

O cercato l’aiuto di qualcuno, di una persona capace ed esperta di regressioni. Leggevo molto su quell’argomento negli ultimi mesi e, capivo che quella era parte della strada che avrei dovuto percorrere per capire il messaggio del sogno di quella notte, il resto poi, lo avrei fatto da sola, lavorando su me stessa.

E’ davvero chiaro il destino molte volte, parla un linguaggio semplice.

In quel periodo studiavo le tecniche di Regressione e, la vita, mi stava offrendo l’’opportunità di mettere in pratica, di fare esperienza di ciò che cercavo.
Leggevo di ipnosi regressive, ovvero di momenti di sedute terapeutiche sotto ipnosi guidate da psichiatri per giungere al nocciolo di problematiche fisiche o risalire a momenti di vita passata, per comprendere i meccanismi di ciò che si andava manifestarsi durante quel proprio momento di esistenza. Si poteva così comprendere lo scopo di tanti dolori esistenziali e conoscere le persone che si avevano accanto: quale era ancora il motivo che ci legava a loro?

Una seduta di ipnosi non era ciò che volevo!
Non volevo essere “addormentata” e poi “risvegliata” senza sapere.
Volevo molto di più: essere sveglia.
Volevo guardare, spiare ed osservare visi e volti e sentieri di chi mi stava tormentando in quel momento.

 Poi, un bel giorno è arrivato il momento: mi sono sottoposta alla mia prima seduta di regressione, ovviamente senza essere ipnotizzata.

Tutto era limpido e nitido davanti ai miei occhi.

Restavo lì e guardavo il film delle mie vite antecedenti, tutto racchiuso in più sequenze di immagini. Mi riconoscevo e riconoscevo il volto di chi mi parlava, ovvero capivo chi era in questo mio presente.

La prima immagine è stata quella di mio Padre Spirituale, il mio Maestro: Mantra.
Un’ Apache con un copricapo folto di piume in sella ad una cavallo altissimo, non ricordo il colore, scuro forse.
Mi chiese di seguirlo e mi ha accompagnato durante tutto il mio film e nelle sedute a seguire, sempre accanto a me, senza lasciare la mia mano.

Mi spiegò il sogno mostrandomi ciò che non avevo colto nelle vite passate e ciò che ancora mi portavo dietro.
Nessun fardello, ma tanta voglia di crescere e di mettere a tacere la sofferenza d’anima.

Gli incontri più importanti sono già scelti dalle anime prima ancora che i corpi fisici si incontrino, non conosco verità più fondata di questa ora!

Così capii che si trattava solo di “aspettare” che il destino mettesse a frutto il suo dono prescelto e che Lancillotto andasse a salvare la sua Ginevra o che Cupido scagliasse la sua freccia non ad una qualsiasi innamorata ma ad una Donna che sapesse leggere oltre le apparenze contrattuali.

I contratti erano ormai consunti e decisi: non si poteva di certo tornare indietro, significava rompere il Contratto Spirituale: sciogliere ciò che io e “qualcun altro” aveva ben pensato e studiato di innescare per rendere finalmente libere le Nostre Anime di poter vivere sul piano terreno ciò che avevamo tralasciato o meglio, lasciato indietro per dolore, per paure, per mancanze di onestà e umiltà, o forse, per non-amore e scegliere così di non-vivere, io per ritornare puro spirito e quindi, dire NO alla vita terrena e l’altra persona, per cadere nell’oblio senza così “guardare”.

E’ in questo modo che creiamo il “fardello” e lo portiamo nelle incarnazioni a seguire con maggiore difficoltà e pesantezza.

In seguito, dopo quel sogno, cercai quella persona in maniera fisica poichè sapevo chi fosse e dove trovarla. Mi ha riconosciuta e adesso stiamo “aspettando”o forse inconsciamente uno dei due, che il presente sbaragli dalla nostra strada i sassi o i cespugli che si sono andati a formare con la pesantezza di quel fardello.

La verità sacra e certa la conosciamo soltanto noi. 

Voglio svuotare così le tasche dal grezzo e dal pesante e passare ad una nuova fase di vita: il cristallo è qui con me e mi parla, così la sua anima.

C’è forse un Dono più forte di questo ora nel mio presente?
Il dono di sentire e di ascoltare chi vuole aiutarmi a vivere questi attimi in modo più calmo e sereno…

Così conosco un Uomo e una Donna.
Così conosco cosa due Anime complementari nascondono.
Così imparo la Vita sulla Terra, passo dopo passo, vita dopo vita.
Grazie.

“Anima, in questa vita c’è bisogno di più anima e sopportare quello che c’è in torno all’anima e non lasciarlo andare ancora per non avere tutti i giorni uguali…l’anima…”


  


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